Harmonia Mundi / Il canto di Bad Ragaz
Triennale di scultura Bad RagARTz / Svizzera
Quest’opera entra a far parte della serie NON SI DISEGNA IL CIELO, un progetto in divenire avviato dall’artista Sasha Vinci nel 2015. Attraverso questo progetto, Sasha Vinci crea opere sinestetiche e multisensoriali, che possono essere ideate in qualsiasi territorio, luogo o spazio. L’artista traduce in armonia musicale, lo skyline del panorama osservato e le costellazioni visibili da quel luogo, creando di volta in volta un canto inedito, che diventa la voce del paesaggio.
In occasione della IX edizione della Triennale svizzera di scultura Bad RagARTz, l’artista Sasha Vinci presenta il progetto Harmonia Mundi / Il canto di Bad Ragaz: una grande scultura monumentale site specific.
L’opera ha la forma pura di una doppia cupola a base ottagonale ed è realizzata in acciaio corten. In un lato presenta un’apertura dalla quale è possibile entrare per osservare le stelle del cielo notturno di Bad Ragaz, incise a laser sulla volta dell’opera e rese visibili dalla luce solare.
Harmonia Mundi è una finestra verso altri mondi, per conoscere tutto ciò che vi è di esterno, imperscrutabile e distante anni luce da noi, come le stelle. Uno spazio simbolico, un osservatorio in dialogo con l’esistente, una scultura di materia e di luce in grado di coinvolgere i sensi e creare un’atmosfera immaginifica per stimolare delle riflessioni sulla complessità della vita.
LA SIMBOLOGIA DELL’OPERA
Harmonia Mundi / Il canto di Bad Ragaz nasce da diversi simboli e archetipi che s’intrecciano e si fondono tra loro. L’ottagono è la forma madre da cui prende origine l’opera, una figura geometrica fondamentale metafora di resurrezione e rinascita, che rappresenta l’equilibrio costruttivo delle forme, dei temperamenti e delle energie cosmiche. Entrare all’interno di Harmonia Mundi significa addentrarsi in una caverna, un antro oscuro, cuore e centro di tutto, punto di contatto tra la terra e il kosmos.
LA PANORAMICA CELESTE
Le costellazioni incise a laser sulla volta dell’opera sono quelle del cielo stellato visibile da Bad Ragaz nella notte del solstizio d’estate. Un momento dell’anno magico, perché rappresentano un rito di passaggio da uno stato ad un altro, la porta verso il cambiamento, segno di speranza e buon auspicio per affrontare il nuovo cammino.
La panoramica celeste è ottenuta tramite un software in grado di individuare la posizione delle stelle nel passato, nel presente e nel prossimo futuro.
IL CANTO DI BAD RAGAZ
Harmonia Mundi oltre a essere una solida scultura monumentale, è anche una melodia, nell’accezione musicale del termine. Sasha Vinci realizza una panoramica fotografica a 360°, per ottenere lo skyline del villaggio di Bad Ragaz. Il profilo ottenuto viene inserito in un pentagramma musicale, definendo una sequenza di note e creando un andamento sonoro che diventa il canto del paesaggio.
L’artista sceglie di posizionare l’inizio della linea dello skyline sulla nota FA, poiché nella simbologia musicale del circolo delle quinte rappresenta l’alba della musica.
Nasce così una melodia inedita che rappresenta un’istantanea della “voce” della terra, poiché il paesaggio si trasforma continuamente, è un elemento cangiante che muta col passare del tempo, essendo soggetto a diverse alterazioni causate dall’uomo o dall’erosione naturale degli agenti atmosferici.
Tale componimento può essere ascoltato attraverso la scansione di un QR-CODE. Tutte le persone potranno scaricare gratuitamente il brano.
Opera realizzata in collaborazione con Athalie Cardwell e Claudio Calabritto.
Il canto di Bad Ragaz è realizzato in collaborazione con il musicista e compositore Vincent Migliorisi.