Sasha Vinci 1980, è un artista eclettico, che sperimenta con differenti linguaggi contemporanei.
Ha una formazione da scultore, ma la sua ricerca - che egli stesso definisce “schizofrenica”, per la costante e irrefrenabile necessità a cercare e originare nuovi stimoli e nuove opere - si è sempre contraddistinta per l’utilizzo di diversi media: disegno, pittura, performance, installazione, scrittura e musica si combinano in vario modo nei suoi progetti.
Ogni suo lavoro, quasi sempre site specific, è da considerarsi un'azione pubblica che ha origine dall’individuo per estendersi a una collettività di persone: è un domandarsi insieme come reagire ad alcune importanti questioni sociali, politiche e ambientali e come acquisire nuovi codici di comportamento civile.
Le sue opere sintetizzano di frequente le polarità dell’essere umano, le sue tensioni opposte, le luci e le ombre che lo contraddistinguono. Allo stesso tempo però sono opere fortemente simboliche, che parlano di comunità e ridisegnano una nuova forma della realtà, delle “utopie possibili” che decodificano il presente, cercando una via di convivenza più rispettosa tra gli esseri umani e le altre specie di viventi.
In alcune opere, come Non si disegna il cielo e Canta Napoli, viene raggiunto un livello di sintesi e un grado di poeticità elevati, quando l’artista dà voce al paesaggio attraverso la creazione di un canto che è la trasposizione sul rigo musicale dello skyline della città scelta: opere sinestetiche che coinvolgono totalmente il pubblico ed evocano sensazioni percettive di natura diversa.
Oggi la sua ricerca è orientata a sviluppare e approfondire il tema del Multinaturalismo: un processo di ibridazione dove umano, non umano e natura si fondono insieme in nuove e sorprendenti configurazioni.
Sotto il punto di vista formale egli recupera dalla sua Terra, la Sicilia, alcuni elementi che appartengono alla tradizione, rinnovandone il significato. Il fiore, che decora le bardature dei cavalli nella Festa di San Giuseppe a Scicli, nelle performance di Vinci si trasforma in simbolo di azione politica e presa di coscienza collettiva per cambiare il presente. Il pennacchio colorato, invece, utilizzato nelle feste tradizionali siciliane, viene modificato e si trasforma in un vessillo di leggerezza, è metafora del volo, superamento dei limiti umani.
E poi vi è la musica che da sempre accompagna il percorso dell’artista e confluisce nelle sue opere in maniera naturale e spontanea, sia come accompagnamento e colonna sonora per le performance, sia come suono che si riproduce in loop nelle installazioni. Questo forte legame con la musica lo porta a collaborare assiduamente con il musicista Vincent Migliorisi, con il quale ha anche creato, tra gli innumerevoli progetti ideati insieme, Mercurio, un album cantautorale composto da nove brani, registrato nel silenzio del primo lockdown e diffuso sulle piattaforme musicali digitali e in radio.
Attraverso queste molteplici forme espressive l’artista esprime un pensiero libero, che si interroga sulle problematiche dell’esistente, per giungere a una visione sempre più ampia e plurale.
Dal 2012 al 2018, ha collaborato attivamente con l’artista Maria Grazia Galesi, con la quale ha creato il duo Vinci/Galesi.
Nel 2008 è stato l'ideatore e il fondatore di SITE SPECIFIC (www.sitespecific.it) una realtà indipendente gestita dall'Associazione Culturale non-profit PASS/O. Un progetto ambizioso e di ampio respiro che trasforma la città di Scicli in un Teatro Vivo, un luogo in cui la creatività contemporanea può abitare ed esistere.
Nel gennaio del 2013 in collaborazione con altri professionisti crea S.E.M., acronimo di Spazi Espressivi Monumentali, un modello di sviluppo sostenibile che a Scicli ridisegna la gestione integrata dei monumenti, unendo contenuti culturali dell’arte e delle tradizioni a strategie economiche. In S.E.M. Sasha Vinci ricopre il ruolo di Direttore Artistico.
Da dicembre 2012 a settembre 2013 è stato Direttore Artistico del progetto CLANG.
Le opere si Sasha Vinci sono state presentate in diverse mostre nazionali ed internazionali e pubblicate su: Hi-Fructose Magazine, Flash Art, Artribune, Arte e Critica, Wall Street International, Exibart ed Exibart on paper, Abitare Magazine, Espoarte, Rivista Segno, Gestalt Gtk, El Pais, Diari De Girona (Dominical), Il Sole 24 ore, Panorama, L'Espresso, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Kairós Magazine, Famiglia Cristiana, La Sicilia, Il Giornale di Sicilia, Il Giornale di Scicli.
Nel 1999 si diploma presso l’Istituto Statale d’Arte “S. Fiume” di Comiso, sezione Scultura.
Nel 2005 consegue la laurea in scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Nel 2022 vince il bando del Premio “In Sesto. Il luogo come arte” per la realizzazione di un’installazione pubblica permanente, nella Piazza IV Novembre a Ligugnana - San Vito al Tagliamento.
Nel 2022 ha vinto il primo premio al concorso per la realizzazione di un'opera monumentale al Museo all'aperto di "Fiumara d'Arte - I Belvedere dell'anima", Messina (Sicilia).
Nel 2020 è uno dei vincitori del concorso “Creazione Contemporanea & Museo Verde – Wooden Renaissance, a site-specific growth” indetto dalla Reggia di Caserta, in collaborazione con il MiBACT, per realizzare un’opera site-specific all’interno del Parco Reale della Reggia.
Nel 2019 Sasha Vinci è stato selezionato dal direttivo curatoriale NOS - Elisa Del Prete e Silvia Litardi, per partecipare alla terza edizione del GRAND TOUR D’ITALIE, un progetto ideato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea - MIBACT.
Nel 2017 vince il Sustainable Art Prize, indetto dall'Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con ArtVerona.
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