MEMENTO FLORI / Ricordati di fiorire
Testo di Gloria Occhipinti
«Le cose non sono soltanto cose, recano tracce umane, ne sono il prolungamento. Gli oggetti che a lungo ci hanno fatto compagnia sono fedeli, nel loro modo modesto e leale, quanto gli animali e le piante che ci circondano. Ciascuno ha una storia, un significato, mescolati a quelli delle persone che li hanno utilizzati e amati. Insieme formano, oggetti e persone, una sorta di unità che si lascia smembrare a fatica» R. Bodei.
Il progetto MEMENTO FLORI registra la necessità e l’urgenza di affrontare la complessità di una questione capitale: quella dell’identità. Un’identità da ereditare, rappresentare e in cui riconoscersi. Indagine personale e intima che diventa essenziale e obbligata quando ci si interroga più estesamente su tematiche di natura ontologica.
MEMENTO FLORI scaturisce dall’intenzione di dare voce alla memoria, per ricostruire un’ambientazione intima, traducendo in sculture di cemento oggetti sopravvissuti all’aleatoria selezione del ricordo, portatori di stratificazioni affettive, di suggestioni profonde e fitte reminiscenze. Oggetti di famiglia scandiscono così un percorso a ritroso, proiettando nel presente un aedicula di reliquie che custodiscono un’irrinunciabile giacenza di senso. Gli oggetti sono finalmente divenuti cose, secondo l’accorta distinzione fatta da Remo Bodei (La vita delle cose, ed. Laterza, 2009) che qui torna calzante. "La transustanziazione" dell’oggetto in cosa è già fisica, dal momento che gli artisti non presentano gli elementi autentici ma il loro calco, la loro trasformazione materica in cemento, composizione duratura cui viene affidato l’onere di tramandare fisicamente il senso dell’oggetto. Del resto la rievocazione di un ricordo non è mai una traduzione fedele e puntuale del frammento di vita vissuto cui si riferisce e rimanda. Dai ricordi germoglia un apparato floreale che allegorizza ed enfatizza anche la vivificazione dei forti contenuti affettivi concentrati e racchiusi negli oggetti. Nella loro traduzione scultorea, le “cose” rifiorite insieme al loro corredo di reminiscenze e di suggestioni, rappresentano ora "miniature di eternità capaci di racchiudere la pienezza possibile dell’esistenza." (R. Bodei).